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Aula Magna Collegio Ghislieri
Pavia
Lunedì 12 marzo 2012 ore 21:00
Organizzato da GHISLIERI MUSICA
in collaborazione con Comune e Provincia di Pavia
Haydn & Mendelssohn
SALVE REGINA E KLEINE ORGELMESSE •
CANTATE CORALI
Karin Selva,
soprano
Francesca Boncompagni, soprano
Maria Chiara Gallo, mezzosoprano
Luca Cervoni, tenore
Walter Testolin, basso
Maria Cecilia Farina, organo
Ghislieri Choir & Consort
Giulio Prandi, direttore
Con il 2012 prende avvio la seconda edizione di
Pavia Barocca, la Rassegna internazionale di musica antica nata dalla
sinergia tra Collegio Ghislieri e Comune di Pavia, in collaborazione
con le principali istituzioni pubbliche e private del territorio, che
ha portato la nostra città al centro della scena barocca
internazionale. Nel preparare questo secondo, impegnativo cartellone
abbiamo tuttavia inteso rafforzare ulteriormente l'identità
territoriale di questa manifestazione, partendo da quello che è il più
autentico genius loci del Collegio e della nostra città: la
valorizzazione dei giovani e il loro inserimento in un circuito
professionale qualificato. Da marzo a dicembre, dunque, Pavia Barocca
proporrà al proprio pubblico, su modello delle più prestigiose e
blasonate rassegne europee, un cartellone di risonanza e rilievo
internazionali, capace di richiamare su Pavia l'attenzione di esperti,
studiosi, giornalisti, discografici, operatori, direttori artistici
provenienti da tutto il mondo.
PROGRAMMA DELLA SERATA
FRANZ JOSEPH HAYDN (Rohrau, 1732-Vienna, 1809)
Missa Brevis "Sancti Johannis de Deo"
per soprano, coro, organo obbligato e archi
Salve Regina in sol minore
per 4 voci, organo obbligato e archi
FELIX MENDELSSOHN-BARTHOLDY (Amburgo, 1809 - Lipsia,
1847)
Christe, du Lamm Gottes
per coro e archi
Wer nur den lieben Gott lasst walten
per soprano, coro e archi
GHISLIERI CHOIR&CONSORT
SOPRANI: Valentina Argentieri, Francesca Boncompagni**
Caterina lora, Emma Popolani, Karin Selva*, Sonia Tedia
ALTI: Carla Babelegoto, Silvia Bertoluzza, Morena Carlin, Maria Chiara
Gallo**, Ester Piazza
TENORI: Luca Cervoni**, Yasuharu Fukushima, Michele Pasotti, Paolo
Tormene, Alessio Tosi
BASSI: Marco Bussi, Sergio Ladu, Alessandro Nuccio, WalterTestolin**,
FilippoTuccimei
Marco Bianchi, Renata Spotti, Marco Piantoni VIOLINI
PRIMI
Liana Mosca, Laura Mirri, Mauro Massa VIOLINI SECONDI
Chiara Zanisi, Krishna Nagaraja VIOLE
Jorge Alberto Guerrero, Claudia Poz, VIOLONCELLI
Giorgio Sanvito, CONTRABBASSO
Maria Cecilia Farina, ORGANO
* solo in Missa Brevis "Sancti Johannis de Deo" / ** solo in Salve
Regina
Seguono immagini della serata:
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La sala gremita di pubblico
Maria Cecilia Farina, organo
Karin Selva, soprano
Francesca Boncompagni, soprano
Maria Chiara Gallo, mezzosoprano
Luca Cervoni, tenore
Walter Testolin, basso
Giulio Prandi, direttore
Ghislieri Choir & Consort
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HAYDN & MENDELSSOHN
1809: l'anno della morte di Haydn è l'anno della nascita di
Mendelssohn; ideale anello di congiunzione tra i due. Ed è proprio
in nome loro che si apre l'edizione 2012 di Pavia Barocca.
Innanzitutto l'Haydn della celebre Missa brevis Sancti Johannis de
Deo o Piccola Messa con organo, in cui a questo particolare
strumento è destinato un ruolo speciale, in particolare nel
Benedictus, arricchito di un ampio preludio proprio per organo.
Pagina di grande bellezza e raro rigore, soprattutto per quanto
attiene l'intreccio delle parti vocali, la composizione è spesso
considerata come la più palestriniana tra le messe di Haydn. Alla
messa è accostata la rara esecuzione di uno dei due Salve Regina
scritti da Haydn per il servizio religioso privato del Principe
Esterhàzy, un lavoro sorprendente per la modernità espressiva del
trattamento delle voci e del testo, anch'esso impreziosito dalla
presenza del'organo obbligato ad accompagnare, insieme agli archi,
il quartetto di solisti vocali. Il programma si completa poi con
l'esecuzione di due Cantate corali di Mendelssohn, in cui l'autore
coniuga la grande lezione bachiana con i dettami del gusto
romantico.
SALVE REGINA |
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Salve, Regina, Mater misericordiae,
vita, dulcedo, et spes nostra, salve.
Ad te clamamus, exsules filli Evae,
ad te suspiramus, gementes et flentes
in hac lacrimarum valle.
Eia ergo, advocata nostra, illos tuos
misericordes oculos ad nos converte.
Et Jesum, benedictum fructum ventris lui,
nobis, post hoc exilium, estende.
O clemens, O pia, O dulcis Virgo Maria. |
Salve, Regina, madre di misericordia,
vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A Te ricorriamo, noi esuli figli di Èva;
a Te sospiriamo, gementi e piangenti
in questa valle di lacrime.
Orsù dunque, avvocata nostra,
rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi.
E mostraci, dopo questo esilio. Gesù,
il frutto benedetto del tuo Seno.
O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria! |
CHRISTE, DU LAMM GOTTES |
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Christe, du Lamm Gottes,
Der du tragst die Siund' der Welt,
Erbarm dich unser!
Christe, du Lamm Gottes,
Der du tragst die Sund' der Welt,
Erbarm dich unser!
Christe, du Lamm Gottes,
Der du tragst die Sund' der Welt,
Gib uns dein'n Frieden! |
Cristo, Agnello di Dio,
Tu che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi!
Cristo, Agnello di Dio,
Tu che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi!
Cristo, Agnello di Dio,
Tu che togli i peccati del mondo.
Dona a noi la pace! |
WER NUR DEN LIEBEN GOTT LASSI WALTEN |
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Mein Gott, Du weisst am allerbesten
das,
was mirgut und nutzlich sei.
Hinweg mit allem Menschenwesen,
weg mìt dem eigenen Gebau.
Gib Herr, dass ich auf Dich nur bau
und Dir alleine ganz ventrali.
Wer nur den lieben Goti lassi walten
und hoffet auf ihn allezeit,
Den wird Er wunderbar erhalten
in allem Kreuz und Traurigkeit.
Wer Goti, dem Allerhóchsten, traili,
der hat auf keinen Sand gebaut.
Er kennt die rechten Freudesstunden,
Er weiB wohl, wenn es ntitzlich sei;
Wenn Er uns nur hat treu erfunden
und merket keine Heuchelei,
so kommt Goti, eh wìr uns versehn,
und lasset uns viel Guts geschehn.
Sing, bet und geh auf Gottes Wegen,
verricht das Deine nur getreu
und trau des Himmels reichem Segen,
so wird Er bei dir werden neu;
denn welcher seine Zuversicht
auf Gott setzt, den verlàsst Er nicht. |
Mio Dio, Tu conosci davvero
ciò che è buono e utile per me.
Via tutto ciò che è umano!
via tutte le costruzioni umane!
Fa', Signore, che io possa costruire solo su di Te e solo in Te
abbia completa Fede.
Colui che sì affida al buon Dio e spera in Lui sempre, sarà
sostenuto meravigliosamente in ogni dolore e ogni tristezza.
Chi ha Fede in Dio onnipotente non ha costruito sulla sabbia.
Egli conosce il momento opportuno per la gioia.
Egli sa bene quando è necessario;
se solo ci facciamo trovare saldi nella Fede
e privi dì ipocrisia,
allora Dio verrà, prima che ce ne accorgiamo,
per colmarci dei Suoi beni.
Canta, prega e cammina lungo le strade di Dio, compiendo
fedelmente ciò che ti compete e confida nella ricca benedizione
celeste, allora sarà rinnovata la Sua presenza in te; chi ripone
la sua fiducia in Dio non sarà mai abbandonato. |
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Intervista esclusiva al direttore artistico Giulio
Prandi, Direttore artistico di Pavia Barocca, che ha iniziato
giovanissimo l’attività, assumendo la direzione musicale del Collegio
Ghislieri di Pavia già dal novembre 1997, debuttando poi nella
direzione, a soli 21 anni, con il Requiem di Mozart nel febbraio 1999.
Durante questo ultimo decennio, ha fondato e dirige il complesso
corale e strumentale barocco Arìon Choir & Consort ed ha fondato
inoltre Ghislierimusica, l’associazione che gestisce le Stagioni di
concerti e la didattica musicale del Collegio Ghislieri. È Direttore
del Circuito Orfeo, Network lombardo per la musica barocca e classica,
che ha unito diverse realtà lombarde in un circuito di interscambio di
produzioni concertistiche tra le formazioni di Ghislierimusica, Pavia
- Ensemble Zefiro, Mantova - Il Quartettone, Milano - Nuove Settimane
Barocche, Brescia.
Ci siamo incontrati con il M° Prandi, nell'Aula Magna del Collegio
Ghislieri di Pavia dove stava per avere inizio il primo concerto della
Stagione 2012 di Pavia Barocca.
Quale è stata la storia di Ghislieri Musica, come si è formata
questa realtà pavese dal collegio alla Lombardia ed ora possiamo dire
all'Europa, dai concerti in Aula Magna come stagione del Collegio,
alla creazione del Circuito Lombardo di Musica Antica sino ad
arrivare Pavia Barocca?
Se fosse stata la stagione dei concerti del Collegio Ghislieri così
com'era negli anni passati sarebbe la X edizione. Però lo scorso anno
si è deciso di interrompere il percorso fatto sino a quel momento e di
aprire una nuova rassegna “Pavia Barocca” con l'idea di condivisione
delle risorse del territorio e di partenariato con tutte le realtà del
territorio dalla Provincia a Enti pubblici e privati per creare
qualcosa che fosse non solo un percorso artistico qualificato ed
interdisciplinare che fosse espressione del territorio quindi Pavia
città universitaria con l'inserimento di giovani artisti una città che
raccoglie eccellenze non solo nel campo della musica antica ma anche
una città piena di interessi culturali con approfondimento, incontri
di musica e scienza, conferenze e anche film.
Prima di Pavia Barocca e dopo la stagione di concerti del Ghislieri
è nato nel 2006 il Circuito Lombardo di Musica Antica, esisterà
ancora?
Si certo il Circuito continuerà la sua vita indipendentemente dalla
rassegna Pavia Barocca.
Inaugurata nel 2011 come prima rassegna pavese di musica barocca,
in luogo collaudato per la affluenza di pubblico che ha sempre
contraddistinto le sue proposte, ora che si trova alla sua II edizione
qual sarà il suo ruolo? Quali i suoi elementi di distinzione? Come è
stato possibile dare a questa rassegna un così rilevante respiro
internazionale? Sappiamo che hai avuto occasione di essere invitato
all'estero e di intessere importanti contatti.
Sicuramente il fatto che il Collegio Ghislieri nel 2010 è stato
accolto nella rete europea dei Festival Internazionali di Musica
Antica [REMA - Réseau Européen de Musique Ancienne
http://www.rema-eemn.net ] è
stato fondamentale ed ha dato un forte impulso per la evoluzione in
questo senso. Abbiamo potuto partecipare alle riunioni dove ci si
confronta con i più importanti operatori del settore, sono ben
settanta membri sparsi in 21 paesi che davvero ci hanno aiutato a
capire come meglio realizzare i nostri obiettivi. Una particolarità di
Pavia Barocca non è soltanto quella di aprire partnership
internazionali e quindi di realizzare progetti con Enti di primissimo
livello europeo ma quello di attirare a Pavia persone di grande
interesse per il mondo della musica antica non solo a suonare, a fare
progetti ma anche ad assistere agli spettacoli. Per la serata
inaugurale abbiamo presenti quattro colleghi di importanti realtà
europee che hanno deciso di intervenire per dimostrare il loro
attaccamento a questa realtà e il loro interesse per il nostro lavoro.
Avrebbe dovuto esserci anche una rappresentanza del Regno Unito ma
coincideva con una riunioni proprio oggi del Circuito di Musica Antica
del Nord Europa, per questo sono stati impossibilitati a partecipare,
ma ricordiamo che lo scorso anno era presente il Presidente del
Consiglio Direttivo della Rete dei Festival.
Lo scorso anno è stata invitata una importante formazione a tenere
una “accademia formativa” a Pavia.
Si, l'anno scorso c'è stata l'Accademia di Ambronay che sarà in
residenza sia quest'anno che l'anno prossimo, così come l'Orchestra
della Unione Europea. Sono due realtà importantissime a livello
europeo e soprattutto funzionanti per l'inserimento di giovani
artisti, nel senso che il settanta e oltre per cento dei partecipanti
suonano già nei più importanti gruppi di musica antica europei e noi
stessi ne abbiamo alcuni e ne avevamo ancora prima di iniziare questo
progetto. Queste “residenze” continueranno anche nel 2013 ma quest'anno
abbiamo avviato anche un progetto per giovani “ensemble”, quindi
avremo, oltre ad avere selezionato insieme ad Ambronay sei giovani
ensemble, ne porteremo cinque a Pavia a fare concerti e due di questi
realizzeranno la loro “residenza di creazione” proprio a Pavia come ad
Ambronay. Che cosa è una “residenza”? L'attività si fa a Pavia, lo
spettacolo che andrà in tournée in Europa nasce a Pavia, quindi Pavia
esporta, non è solo piazza di ricezione e di questi due gruppi uno è
nato a Pavia, è nato in Collegio, tra persone che si sono incontrate
nella Accademia di Ambronay dell'anno scorso e farà il suo debutto
assoluto in Collegio il sette giugno con il loro primo concerto
seguito alla loro prima residenza. Naturalmente è difficile sapere
quanti di questi si affermeranno davvero ma se proseguiamo nel corso
dei prossimi dieci anni i migliori esecutori ne nasceranno saranno
tutti passati per Pavia e sicuramente sul numero qualcuno si sarà
affermato.
La rassegna non si terrà più solo in questa sede, ma ci si sta
allargando toccando altre piazze come Lomello e ci sarà anche un'opera
a Vigevano.
Esattamente, ma non solo, abbiamo deciso di fare questo progetto
perchè la Provincia era disposta a farlo, ricordo che il progetto
barocco nasce come partenariato tra diversi enti Collegio, Comune e da
quest'anno la Provincia che ci ha chiesto di portare alcuni eventi nei
luoghi d'arte della provincia per valorizzare questo patrimonio d'arte
a volte trascurato o dimenticato e portarvi quindi iniziative inserite
in un discorso internazionale. Noi abbiamo preso sul serio quindi
abbiamo pensato di non fare a Pavia la prima dell'opera “The fairy
queen” ma di farla a Vigevano (3 dicembre) quindi ci sarà un replica
qui al Teatro Fraschini (dove avremo una serie di concerti in
collaborazione) ma per un volta il centro non sarà Pavia ma la replica
di un evento che si svolgerà “in periferia” sempre che Vigevano si
possa considerare periferia, ovviamente no. E' un centro importante
della provincia e quindi il debutto sarà a Vigevano e la replica a
Pavia. Mentre il Fraschini ospiterà il debutto della torunée europea
degli Swingle Singers (7 novembre), io lo ricordo al Fraschini quando
parteciparono al concerto diretto da Luciano Berio.
Tu porti questa musica anche all'estero, da Purcell ad altri autori
comunque di un determinato periodo, ma ci saranno anche degli incontri
dove si parlerà e non si ascolterà dunque solo musica?
Esatto, ma questi incontri sono nati proprio su richiesta del
pubblico. Abbiamo realizzato questi incontri di approfondimento con
Michele Pasotti, che è un grande comunicatore perchè il pubblico ci ha
chiesto di entrare dietro le quinte, e questa è una cosa che io trovo
bellissima, una vocazione di Pavia città universitaria dove non si
ascolta “passivi” ma si ascolta con partecipazione “attiva” maggiore.
Tra parentesi , ricordo che nella stagione dello scorso anno abbiamo
avuto un successo di pubblico straordinario con almeno metà degli
spettacoli della stagione principale tutti esauriti, e questa non è
una sala da 50 posti ma ne tiene oltre 300.
Abbiamo avuto punte alla “Passione secondo Giovanni” (JSBach.) di
pubblico “under 30” che ha toccato il 25% del totale. Un bel successo
avere un numero di giovani spettatori ad un concerto di musica
barocca. E' la testimonianza che non è vero per nulla che il nostro
repertorio interessa solo a pochi. Il problema è la qualità. Se viene
proposto in modo eccellente con artisti in grado di fare vedere il suo
valore reale, eccome se anche i giovani apprezzano il nostro
repertorio.
Ultime due cose, come mai troviamo in stagione un Rossini, con
l'opera “La cambiale di matrimonio” (17 luglio).
Esatto c'è anche un Rossini, come c'è un Mendelssohn nel concerto
d'apertura. Perchè in Europa l'esecuzione su strumenti antichi ovvero
HIP (Historically informed performance) una definizione un po più
precisa che non dire solo “esecuzione su strumenti antichi”
[http://en.wikipedia.org/wiki/Historically_informed_performance
].
In Europa con questa prassi si affrontano anche autori di epoche
successive, perché non è che la filologia finisce con Mozart. Gli
strumenti dei tempi di Rossini, di Bellini, Donizetti e Verdi non
erano gli strumenti che usiamo oggi. E questo è molto importante,
quando ci si accorge che le orchestre verdiano sono molto sonore e ci
vogliono voci gigantesche si dimentica che alcuni degli strumenti a
fiato suonavano molto meno forte all'epoca e comunque non ci volevano
sessanta archi ma ne bastavano trenta, e dunque l'orchestra era più
leggera e brillante. Benissimo anche farla in quel modo, quando si va
nei grandi teatri come la Scala con queste grandi orchestre e queste
grandi voci è meraviglioso e fantastico perché quello che conta è la
qualità e la serietà della proposta così come non ci scandalizziamo
quando gli Swingle Singers ci propongono Bach anche se cercano di
farlo in modo canonico. Però bisogna riflettere anche su questi
autori, questa sera noi ci impegniamo a suonare Mendelssohn in prima
persona e accogliamo anche questa Accademia Barocca di Ambronay, che è
alla sua XIXa edizione, che prova un Rossini. Io ho diretto un po' di
opera, anche, ho affrontato ricordo un “Elisir d'amore” (ed Como
As.Li.Co.) e mi sono accorto che in certo momento della scrittura ci
si accorge che forse gli strumenti non sono quelli giusti. Questo è un
campo in cui non vorrei che l'Italia arrivasse troppo in ritardo come
purtroppo sta succedendo. Del resto al Fraschini abbiamo avuto uno
splendido concerto della Orchestre des Champs-Elysees, una orchestra
che suona in modo HIP (storicamente informato) fare la Quinta e la
Settima di L. van Beethoven che in Italia fanno solo le grandi
orchestre sinfoniche.
Le iniziative del Ghislieri non saranno solo in Italia ma ci
saranno delle presenze dei complessi del Collegio all'estero?
Si, perchè Pavia non è solo un centro di produzione, il gruppo del
Ghislieri è in realtà il primo dei giovani ensemble che si sono
affermati (nato nel 2003, il coro nel 2000) ed ora che siamo nel 2012,
oltre a continuare il progetto nato per Sony International (2010), con
il disco su Baldassarre Galuppi che è distribuito in tutto il mondo, e
quest'anno faremo il secondo disco, abbiamo fatto un disco per Amadeus
(vedi presentazione della edizione 2011 http://www.amadeusonline.net/news.php?ID=1298181600)
, un lancio che è stato importantissimo e non finiremo mai di
ringraziare il Direttore di Amadeus per averci dato questa possibilità
e da li in poi è nato tutto il resto; ma da quest'anno il gruppo
comincia ad andare in Europa, andare nei grandi festival. Perchè siamo
riusciti a compiere un piccolo miracolo, lavorando molto, sempre con
le stesse persone, sulla qualità e sulla profondità della esecuzione
quindi non solo spettacolo ma cura per la qualità musicale, con un
lavoro molto serio, prove abbondanti, che danno la possibilità di
approfondire le cose e che ci fanno saltare la “gavetta” e andremo
direttamente ai grandi festival di musica antica di Ambronay, Pontoise
e Vilnius. Con produzioni molto belle ed impegnative anche
economicamente, a testimoniare la stima di queste grandi strutture.
Porteremo ad Ambronay e a Pontoise i “Vespri solenni de Confessore” di
W.A.Mozart che debutterà a Pavia (26 settembre); un pezzo
straordinario di un Mozart che finisce per essere un po' trascurato,
perchè la stessa penna ha scritto poi Requiem e Messa in do minore, ma
i lavori giovanili sono capolavori di musica immortale. E poi
chiaramente lui si è evoluto molto, è chiaro che il Requiem è qualcosa
di più, ma questo è un Mozart che davvero va scoperto, che vede coro,
orchestra solisti, per un organico di 50 persone, che andranno in
tournée in Europa e nel 2013 abbiamo progetti ancora più grandi e
posso già dire che sarà realizzata a in collaborazione con la
Fondazione Gubelkian di Lisbona (http://www.musica.gulbenkian.pt) e il
15 settembre saremo al Festival Enescu di Bucarest, quindi i grandi
festival di musica antica quest'anno e Bucarest l'anno prossimo, che
non è nemmeno più un festival di musica antica, ma è un grande
festival nazionale, un mese con grandi orchestre sinfoniche, opere.
Tutto questo solo perchè abbiamo invitato qui, come questa sera
direttori artistici, colleghi europei che hanno sentito ed a seguito
dell'avere ascoltato il gruppo ci hanno invitato e questo è molto
importante, perchè il marketing conta, ma tengo a ribadire la
centralità del risultato musicale che è il dato veramente importante.
C'è stato qualcosa che hai dovuto affrontare, qualche ostacolo,
qualche sassolino nella scarpa?
Guarda, sassolini nella scarpa non ce ne sono. Qui l'attività è
veramente splendida, grazie al nostro ente, al Collegio Ghislieri che
ha puntato su uno staff molto giovane ma molto preparato, molto
agguerrito. Come rientra nella sua tradizione; sono otre 400 anni che
il Collegio valorizza i giovani e le loro iniziative. Quindi sassolino
nella scarpa no, certo che è difficile sostenere questa attività
perchè i musicisti devono essere pagati. Attenzione anche i giovani
devono essere pagati, nel circuito dei giovani ensemble devono essere
retribuiti, altrimenti non è avviamento professionale, è volontariato.
E i musicisti vanno pagati il giusto ( non troppo) e vanno anche
trattati bene, vanno accolti, bisogna che si sentano desiderati e
coinvolti nel progetto, quindi è difficile. Però fino adesso, grazie
alla fedeltà dei nostri partner, all'intraprendenza della mia squadra
che non finirò mai di ringraziare, ci stiamo riuscendo e speriamo di
mantenere nel tempo questa attività che stiamo realizzando.
Intervista di Mario Mainino al M°Giulio Prandi
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La stagione 2012 di Pavia Barocca
http://www.ghislierimusica.org/Eventi/rassegna_cal.php?id_rassegna=13
Anno
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Stagione |
Manifestazione |
Manifestazione |
2003 |
1 |
Stagione di Concerti del Collegio
Ghislieri |
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2004 |
2 |
Stagione di Concerti del Collegio
Ghislieri |
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2005 |
3 |
Stagione di Concerti del Collegio
Ghislieri |
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2006 |
4 |
Stagione di Concerti del Collegio
Ghislieri |
|
2007 |
5 |
Stagione di Concerti del Collegio
Ghislieri |
|
2008 |
6 |
Stagione di Concerti del Collegio
Ghislieri |
Orfeo - CIRCUITO LOMBARDO DI MUSICA
ANTICA |
2009 |
7 |
Stagione di Concerti del Collegio
Ghislieri |
Orfeo - CIRCUITO LOMBARDO DI MUSICA
ANTICA |
2010 |
8 |
Stagione di Concerti del Collegio
Ghislieri |
Orfeo - CIRCUITO LOMBARDO DI MUSICA
ANTICA |
2011 |
9 |
Pavia Barocca |
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2012 |
10 |
Pavia Barocca |
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